La leggenda vuole che l'idea sia nata nel 2008 e già nel 2009 il sig. Satoshi Nakamoto sia riuscito ad implementarla.
Non esiste un'ente centrale che generi la moneta e ne tenga traccia. L'archivio che tiene traccia di essi è distribuito sui computer di migliaia di volontari (nodi) ed è cifrato (crittografato), i nodi ospitano solo le informazioni, ma non sono in grado di manipolarle. Automaticamente questi archivio si tiene aggiornato nei vari nodi. Ognuno può diventare nodo utilizzando l'apposito software sul proprio computer.
Tale funzionamento permette le transiszioni di monete in maniera anonima. Ogni possessore di bitcoin li tiene sul proprio computer o li fà ospitare da terze parti. Queste tere parti possono somigliare alle attuali banche.
I bitcoin possono essere trasferiti a chi ha un indirizzo bitcoin, potremmo pensare ad una specie di portafoglio elettronico.
In realtà il lavoro avviene tutto "nell'archivio distribuito e crittografato". Il nostro portafoglio virtuale non tiene altro che gli indirizzi dove andare a trovare qualche centinaia di nodi che ospitano l'archivio, essi potranno essere ricevuti casualmente o scelti. In questo modo se ne potrà sempre raggiungere uno funzionante e non si avrà mai la conoscenza di tutto l'archivio, di conoscenza diventa quasi impossibile eliminarlo o contraffarlo definitivamente. Ogni volta che avviene una transazione il nodo che la riceve propaga l'informazione a quelli da lui conosciuti ...
Chiunque ha accesso in visione alla totalità delle transazioni in tempo reale. Ciò per rendere evidente la trasparenza di tale architettura.
Essendo le transazioni totalmente anonime non è possibile annullare la transazione in maniera unilaterale, le due parti si dovranno accordare per una nuova transazione uguale e contraria a quella da annullare.
I bitcoin potranno arrivare solo fino a 21 milioni. In origine si creavano 50 bitcoin ogni 10 minuti. L'algoritmo fà si che ogni 4 anni il numero di bitcoin emesso dimezzi. Questo algoritmo fa si che si raggiunga il culmine in 130 anni circa, ma l'80% del valore vien raggiunto nei primi 10 anni. Di qui dovrebbe partire una deflazione del valore stesso dovuta alla scarsità della moneta stessa. Ogni bitcoin può essere suddiviso arrivando sino ad 8 decimali, rendendo in questo modo facile l'uso per spese piccole.
Secondo gli sviluppatori, in un ambiente con scarsità di bitcoin i nodi anziché finanziarsi con la creazione di nuovi bitcoin trarranno profitto dalla loro capacità di effettuare le transazioni, competendo quindi sui prezzi e mantenendoli bassi.
Ogni volta che si effettua un pagamento in bitcoin il venditore del ben riceve la conferma di pagamento, quindi i soldi, solo nel momento in cui tutti i nodi sono stati aggiornati. Di conseguenza il bitcoin diventa suo e l'acquirente del ben non lo ha più. Essendo ogni bitcoin univoco e legato al solo proprietario, nell'archivio centrale, esso non potrà spendere sue volte in punti differenti lo stesso bitcoin.
La rete stessa produce bitcoin ogni 10 minuti e li distribuisce in maniera casuale tra tutti i nodi in funzione. Ciò invoglia gli utenti ad avere il nodo attivo e perfettamente funzionante, nella fase iniziale. Andando avanti nel tempo la generazione di bitcoin diminuisce e i nodi cominciano a chiedere una commissione su ogni transazione. Il valore della commissione è libero, ci sarà sempre che chiederà di meno per avere maggior lavoro, e ciò terrà i prezzi delle commissioni basse.
La commissione la decide chi effettua la transazione. La transazione stessa verrà trattata, nelle prime battute, solo dai nodi che si adeguano a quel prezzo. Se si offre una commissione troppo bassa, si rischia di non ricevere mai la conferma della transazione stessa.
Allo stato attuale i bitcoin vengono usati nel mercato sommerso proprio per il loro anonimato, ma cominciano ad essere accettati anche nel mercato emerso. Goldman Sachs e JP Morgan Chase, due colossi di Wall Street, hanno uffici che si occupano sol odi bitcoin. Il Tesoro degli Stati Uniti riconosce il bitcoin come valuta. Durante la crisi Argentina è stato utilizzato moltissimo al posto del Peso, ormai svalutato. Molti emigrati li usano per le rimesse "verso casa".
Il bitcoin è come internet: è totalmente decantralizzato, quindi non se ne può distruggere il nodo centrale.
Allo stato attuale sono stati creati 2/3 del totale dei bitcoin. Il suo cambio con il dollaro, però, è molto volatile, ha delle oscillazioni< molto superiori alle altre monete.
Io mi sono chiarito le idee sull'argomento, ora potrò spiegare i bitcoin a papà, a te è rimasto qualche dubbio?
Nessun commento:
Posta un commento