Si tratta di dispositivi che rientrano nella categoria dei wearable computers (computer indossabili). Si tratta, in genere, di "minicomputer" dalla forma simile ad un orologio il cui display, generalmente con meno di due pollici di diagonale, può dare ulteriori informazioni rispetto all'orario, che, al momento, si utilizzano connessi allo smartphone per fornire, oltre l'ora esatta, notifiche o altre funzioni dello smartphone.
Essi volendo possono ospitare ulteriori applicazioni dedicate. Funzionando così anche senza connessione con lo smartphone.
Cominciamo col dire che allo stato attuale essi hanno alcuni grossi problemi strutturali:
- sono troppo piccoli per ospitare una batteria che fornisca energia per un giorno completo di funzionamento;
- gli attuali schermi soffrono troppo la luce diretta, di conseguenza all'aperto sarebbero poco leggibili;
- le dimensioni contenute dello schermo non offrono grandi possibilità alle applicazioni così come le pensiamo sino ad ora.
Ai primi due problemi la startup americana Pebble sembra aver trovato una soluzione, il display e-paper, questo tipo di display assicura un basso consumo energetico ed un ottima leggibilità alla luce diretta del sole, siamo abituati a vederli sugli e-book reader. Per il terzo problema, la fantasia degli sviluppatori di software dovrà sopperire ad esso.
Sto già immaginando il mio futuro smartwatch che mi da le informazioni visive del Google Maps, in funzione sul mio smartphone, quando sono alla guida del mio scooter.
Oppure mentre siamo in macchina o sull'autobus avremmo sempre le notifiche del nostro smartphone a portata di polso.
Oppure rido pensandomi come l'agente 86 che risponde al telefono portandosi l'orologio all'orecchio.
Nel momento in cui scrivo oltre al Pebble citato sopra in commercio troviamo il Sony Smartwarch compatibile con molti dispositivi Android, ma non con altri sistemi, ad un prezzo accessbile. Il Samsung Galaxy Gear , un prodotto un po' più performante del precedente, ma con una più ristretta cerchia di dispositivi compatibili, e con un prezzo più che doppio.
Di seguito una comprazione degli smartwatch fatta a settembre 2012 (fonte)
Apple nonostante abbia depositato brevetti in merito sin dal 2010 ancora non ha rilasciato niente e non ha dato notizie ufficiali relativamente al debutto del suo orologio.
Al momento non sono minimamente interessato a questo tipo di dispositivi, a parte gli usi che immagino, di cui posso fare a meno, non viene in mente alcun motivo per sostituire il mio tradizionale orologio a carica automatica con qualcosa del genere.
Nessun commento:
Posta un commento